XXXIX stagione

Giullari e trovatori

Giullari e trovatori

La giulleria tra XIII e XIV secolo

Tra basso Medioevo e Rinascimento agiscono delle eccentriche figure di intrattenitori: i giullari. Per un certo periodo condividono la scena con i trovatori, i “dottori in poesia”. Il rapporto tra questi professionisti dell’intrattenimento è caratterizzato da scontri ma anche da forme di collaborazione. I raffinati trovatori si esibivano per il pubblico aristocratico delle corti, i giullari, fuori per scelta dall’organizzazione sociale, nei trivi, nelle piazze, ma anche nei luoghi del sacro, divertivano il popolo “con piacevolezza d’atti e di parole”. Al centro delle esilaranti esibizioni dei giullari troviamo la satira grassa contro la chiesa e lo sberleffo dei potenti. Pericolosi diffusori della cultura pagana, ma anche di idee sovvertitrici, ebbero un difficile rapporto col potere. La chiesa li perseguitò a lungo cercando di eliminare fisicamente questi sacerdoti del profano. Non riuscendovi pretese che almeno pagassero le tasse. Testi, canzoni e musiche dell’epoca, evocano il mondo di quei primi professionisti della scena. A conclusione dello spettacolo i musicisti parleranno della musica medievale e degli strumenti utilizzati.

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Giorgio Merati flauti, galoubet, cornamusa, bombarda bretone, percussioni
Roberto Gallina liuto medievale, ghironda, saz, percussioni
Carlo Mega recitazione, canto, regia

Durata: 100 minuti

Spettatori: massimo 80

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